FASANO
Autoritratto
Ritratto
di Beniamino Bianco
Ritratto
di Adelaide Desalvo
moglie di Emanuele Schiavone
Ritratto
di Emanuele Schiavone
Autoritratto
Ritratto
di Ferdinando
Schiavone
TOMMASO BIANCO - Fasano (Brindisi), 1848 - Parigi, 1924
DAMASO BIANCHI - Bari, 1861 - 1935
BENIAMINO BIANCO - Fasano (Brindisi), 1863 - 1938
FERDINANDO SCHIAVONE - Fasano (Brindisi), 1862 - 1937
EMANUELE SCHIAVONE - Fasano (Brindisi), 1897 - 1972
DONATO DE MOLA - Fasano (Brindisi), 1922 - 1998
SANTE LATORRE - Fasano (Brindisi), 1915 - 1973
MICHELE GALIZIA - Fasano (Brindisi), 1923 - 1993
FILOMENO PALMISANO - Fasano (Brindisi), 1899 - 1950
Autoritratto
Autoritratto
BERNARDINO PISTOIA - Fasano (Brindisi), 1917 - 1962
ERNEST VERNER - Znojmo (Cecoslovacchia), 1918 - 1997
BENIAMINO CAMARDA - Fasano (Brindisi), 1940 - 2012
Ritratto
di Tommaso Bianco
Notturno di luna piena
Via vecchia a Selva di Fasano
Campanile
del Purgatorio
Trullo
a Laureto
La grande
quercia
Strada di campagna
Il trullo
del nonno
Tramonto
Strada
di campagna
Vaso
con fiori
Natura morta
Natura
Masseria
Raccolta
delle olive
Pittore e architetto di famiglia fasanese.
Lavora in Banca d’Italia a Bari.
Abbandona l’impiego bancario e si dedica
all’arte iscrivendosi all’Accademia
di Belle Arti di Roma.
Nel 1915, torna nella sua terra di origine
e costruisce a Selva di Fasano il “Minareto”
(costruzione tuttora in fase di restauro),
affascinante esempio di architettura orientale
in territorio pugliese.
Studia a Napoli alla scuola del Toma,
del Morelli e del Mancini.
Lavora a Fasano. Nel 1885 si reca a Parigi
dal fratello Tommaso e con lui lavora
nello studio fotografico “Nadar”.
Continua la sua attività di artista
ritirandosi nella città natia
e realizzando opere dedicate a descrivere
poeticamente la sua terra.
Nasce a Znojmo, in Moravia. Frequenta una
scuola di decorazione in Svizzera. Nel 1938 è
a Firenze, dove segue i corsi dell’Accademia
di Belle Arti diretta da Felice Carena.
Nel 1946 si trasferisce a Parigi.
Nel 1950 inizia un viaggio che lo porta
in Inghilterra, Spagna, Germania,
Italia, e ancora in Francia, a Parigi.
Espone insieme a Braque, Picasso e Derain.
Nel 1973 si stabilisce a Fasano insieme
alla sua leonessa Sciù-Sciù, che trova cura
presso il locale Zoosafari.
Figlio di Ferdinando Schiavone,
continua la tradizione familiare
dipingendo ritratti e paesaggi del luogo natio.
Segue le orme del padre lavorando
nella decorazione di numerosi edifici
e luoghi sacri.
Padre di Checco Schiavone,
gli trasmette l’amore per la pittura
e la decorazione. Insieme realizzano
molti lavori di alto artigianato
in chiese e palazzi.
Donato De Mola nasce a Fasano nel 1922.
Studia a Venezia e a Roma presso
il “Liceo Artistico - Accademia di Belle Arti”.
Perfeziona la sua tecnica frequentando il corso
in calcografia all’Istituto d’Arte di Urbino.
Presso la Scuola Media “G. Pascoli” di Fasano
è ordinario di educazione artistica.
Dipinge la passione per il suo paesaggio
e gli elementi della vita quotidiana.
Si spegne il 20 marzo 1998.
Fin da giovane, la pittura è per lui
il modo con cui vuol comunicare
la poesia della sua terra.
Frequenta la bottega d’arte di Emanuele
Schiavone. Lavora per diversi anni da
maestro artigiano del legno. Dipinge sempre.
Lascia la bottega di artigiano dopo aver vinto
il concorso nell’Acquedotto Pugliese.
Le sue opere ad olio, i suoi acquerelli,
raccontano con poesia il paesaggio fasanese
e ricordano bei tempi di fatica e calore umano.
Pittore fasanese, dipinge prevalentemente
paesaggi. Molti piccoli dipinti ritraggono
i luoghi vicini alla sua residenza estiva.
La sua pittura, fresca e moderna, lascia
spazio all’immaginazione con pennellate
decise nella loro voluta irregolarità, per
meglio raccontare quella calda poesia
del paesaggio collinare fasanese.
Il suo racconto pittorico finisce nel 1950,
quando muore a Fasano, a soli 51 anni.
Pittore per passione, ha realizzato
numerosi dipinti di pregevole fattura,
coloristicamente moderni, con impianto
del segno e del tocco non certamente
da “pittore della domenica”, ma da consapevole
artista che intende raccontare la poesia
dei suoi luoghi.
A Fasano molti ricordano Sante Latorre
come il comandante del Corpo di Polizia
Municipale, ma un segno visibile nel tempo
lo ha tracciato con la sua pittura.
Pittore e decoratore, lavora con Emanuele
Schiavone e Checco Schiavone, figlio
di Emanuele. Da impiegato delle Ferrovie
dello Stato, continua a dipingere con passione.
La sua cifra stilistica insegue la
rappresentazione del vero, rimanendo
condizionata dalla tecnica.
Non ha potuto continuare a perfezionarsi.
Muore in un incidente mentre si reca
al lavoro, all’età di 45 anni.
Michele Galizia si firma “Mcail Galizia”
proprio per sottolineare la vicinanza
e l’affetto per la sua terra.
Si dedica alla pittura, ma anche a diverse
progettazioni architettoniche.
Nelle sue opere, il colore, il segno e la forma
risentono del rigore da lui utilizzato nella
progettazione edile. La poesia nei suoi
lavori viene fuori liberandosi dal rigore
della conoscenza del disegno, che può
diventare elemento condizionante.
Tommaso appartiene ad una famiglia di artisti.
Anche lui, come suo fratello Beniamino Bianco,
studia a Napoli. I suoi studi iniziati nel campo
dell’avvocatura non lo appagano. La passione
per la pittura ha il sopravvento. Si dedica
ai ritratti in Puglia, a Napoli e a Roma.
Nella sua attività di ritrattista trova spazio
anche per disegnare e dipingere caricature
di molti personaggi. A Parigi disegna
caricature per il giornale “Le Figaro”. Poi lavora
negli studi di Nadar come direttore di posa,
mentre a Parigi espongono gli Impressionisti.
Arco Meraviglia
Bari vecchia
Paesaggio
con albero
Muretti e viale di campagna
Studia pittura a Napoli, alla scuola del Morelli
e del Toma. Apprende l’arte della decorazione
da Ignazio Perricci, decoratore monopolitano.
Emigra in Argentina nel 1912 e lavora alla
decorazione di molti palazzi ed edifici pubblici:
tra gli altri, il Teatro Municipale di Mendoza.
Nel 1920 ritorna in patria. Continua la sua
attività di pittore come paesaggista
e ritrattista, e di decoratore in chiese
e palazzi della sua terra.
Savelletri: Casa Rossa
Marina
D. Alessandro
Conte
(Garibaldino)
Il dott.
Ottavio Guarini
Il pittore
Beniamino
Bianco
Paesaggio silvano
Galleria di pittori fasanesi che hanno creato le radici dell’arte moderna nel territorio
Neve a Castelluccio
Monastero dove cantava l’ultimo usignolo
I Lari
L’elefantino